I repubblicani hanno bloccato in USA gli ulteriori miliardi all’Ucraina per sostenere la guerra contro la Russia, aiuti voluti dal presidente Biden, che su un altro versante si dissocia invece da Israele per i massacri nella striscia di Gaza. “Guerra è sempre una sconfitta, fermatevi!” è l’appello incessante del Papa ai potenti del mondo; e gli fa da eco il monito del Presidente Sergio Mattarella: "Guerra sciagurata, la pace è urgente e necessaria".
L’attacco da parte della Russia e il conflitto che ne è scaturito continuano a causare ogni giorno vittime e distruzioni in Ucraina. I vari tentativi di mediazione si sono rivelati blandi; e le sanzioni contro l’aggressore hanno causato effetti boomerang con ricadute pesanti su gran parte dell’Europa. L’Occidente ripensa timidamente sui miliardi spesi per l’invio di aiuti; ma a frenare è la consapevolezza che la fine del conflitto non alimenterebbe più gli affari dei potenti che forniscono armi e munizioni, quei veleni contro i quali il Papa non smette di richiamare sin dall’inizio del suo pontificato, da testimone diretto di miseria e violenze sul popolo.
Ferma la condanna dell’attacco terroristico a Israele, le carneficine e le distruzioni a Gaza vanno oltre qualsiasi diritto di rappresaglia: lo dicono Papa Francesco e il Capo dello Stato italiano – esempi alti di raccomandazione alla pace, a difesa dell’umanità e contro qualsiasi forma di violenza - e lo ripete l’Onu. Il numero dei morti, di svariate migliaia, è impressionante; e suscita indignazione il freno agli aiuti umanitari per cercare di salvare esseri umani senza cibo, senza casa e senza cure. Il cessate il fuoco è indifferibile.