Il caso del “cacciatore di anoressiche” Marco Mariolini, che nel 1997 annunciò in un libro un omicidio poi commesso l’anno dopo a Intra, torna ad appassionare all’estero a pochi giorni da una drammatica ricostruzione della rivista “Crime”, speciale del prestigioso settimanale tedesco “Stern”. Il documento è imperniato su un’intervista esclusiva al giornalista e scrittore Salvo Bella, che a Milano ha raccontato all’inviato Claudio Rizzello come riuscì nel 1996 a smascherare il maniaco.
La rivista si occupa dei delitti più eclatanti e curiosi commessi nel mondo, offrendo ampia e rigorosa documentazione di interesse criminologico e storico. Dedica ora dieci pagine del numero 51 di novembre e un richiamo in copertina sotto il titolo “Hunger - Er liebte es, wenn sie fur ihn litten” (“Godeva quando soffrivano per lui”). Nel rievocare le inchieste svolte per decenni in Sicilia da Salvo Bella sulla mafia, rivela le drammatiche circostanze che sfociarono nel primo incontro fra uno sconosciuto e il giornalista, che l’aveva invitato a un appuntamento davanti al Duomo di Milano, evitando luoghi solitari, poiché temeva di cadere in un agguato della malavita organizzata, che più volte aveva tentato di ucciderlo.
Non fu facile scoprire di quale genere fossero le rivelazioni che l’inquietante soggetto aveva annunciato, lasciandosi poi identificare come l’antiquario Marco Mariolini della provincia di Brescia.
Solo dopo altri incontri l’uomo svelò finalmente di essere ossessionato dall’attrazione per le donne magrissime e di avere rischiato più volte di ucciderne. Consegnò un memoriale che sperava di avere pubblicato in forma anonima, ma fu convinto da Bella a venir fuori col proprio nome.
Il libro, pubblicato da Gruppo Edicom, suscitò notevole clamore: il maniaco, che chiedeva di essere fermato, vi annunciava infatti un omicidio; ma il caso fu preso sotto gamba anche dalla magistratura, che, pur informata dai carabinieri, non intervenne. Il delitto fu poi commesso un anno dopo.
Il caso è stato ampiamente seguito in Germania: dal libro è stato tratto il film di Matteo Garrone “Primo amore”, premiato al Festival cinematografico internazionale di Berlino.