La giuria del Premio Piersanti Mattarella ha scelto i libri finalisti fra i quali il 21 maggio a Roma saranno proclamati i quattro vincitori con una cerimonia in Campidoglio. L’ha reso noto lo scrittore Orazio Santagati, presidente della Onlus “Memoria nel cuore”, ideatrice e organizzatrice del prestigioso premio, giunto alla sesta edizione. Fra i prescelti per i libri di inchiesta c’è il giornalista e scrittore Salvo Bella col volume “Nera – Cinquant’anni di giornalismo in trincea tra mafia e poteri: cronisti, delitti, retroscena”, pubblicato a Milano da Gruppo Edicom.
Salvo Bella è nato nel 1949 a Giarre. Giornalista professionista e allievo di Giuseppe Fava, da redattore del quotidiano “La Sicilia” e direttore di giornali s’è occupato di mafia e criminalità, svolgendo inchieste i cui esiti sono stati fatti propri dalla Commissione parlamentare antimafia. Dirige la rivista "Il delitto". Nel 1997 ha smascherato “il cacciatore di anoressiche”, convincendolo a rivelare la sua doppia personalità: era l’antiquario di Pisogne Marco Mariolini, che in un libro choc annunciò un omicidio, poi commesso l’anno dopo. Il caso ha ispirato il film di Matteo Garrone “Primo amore”, premiato al Festival internazionale di Berlino. Fra i suoi libri "La regola del silenzio" (Catania 1970), “Rivelazioni sulla scomparsa di uno scienziato: Ettore Majorana” (Milano 1975), “Il padrono: quale mafia?” (Milano 1980), "Toghe all'inferno" (Catania 1994), "Yara, orrori e depistaggi" (Milano 2014).
Il premio ha per tema “il recupero del senso del dovere” e promuove espressioni d’ingegno letterario e culturale di ogni ispirazione sociale per celebrare l’opera morale, istituzionale e civile di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione assassinato a Palermo dalla mafia il 6 gennaio 1980.